da VENAS [antico sanscrito] = amabile, delizioso, piacevole
o VENIA = amare, desiderare, onorare
e IUN [antico armeno] = fare effervescenza
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“se trovate l’amato mio
che cosa gli racconterete?
che sono malata d’amore!
o bellissima tra le donne,
faremo per te pendenti d’oro,
con grani d’argento
dolce è il suo frutto al mio palato
mi ha introdotto nella cella del vino
e il suo vessillo su di me è amore
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro
il suo capo è oro, oro puro
Il tuo ventre è un mucchio di grano,
circondato da gigli
quanto sono soavi le tue carezze,
quanto più deliziose del vino le tue carezze
l’odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi
nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo
con ogni specie d’alberi da incenso;
mirra e aloe
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana! ”