In seguito alle donazioni dei re carolingi al Papa e al sistema amministrativo sviluppato con Carlo Magno, a partire dal IX sec D.C. il Sacro Romano Impero viene suddiviso in ducati, contee e marchesati.

I territori dell’Esarcato di Ravenna e della Pentapoli vengono attribuiti ai duchi e conti Severi, un’importante famiglia nobile ravennate di origini bizantine, da parte di padre, e germaniche, da parte di madre.

Tra i tanti possedimenti di questa casata, è inclusa anche una delle più importanti contee dell’epoca: la Contea di Giaggiolo (o Ghiaggiolo), località attualmente del comune di Civitella di Romagna, situata a sud della Romagna e crocevia strategico tra Roma, Toscana, Ravenna e Nord Europa.

La Contea di Giaggiolo fu dominio della casata Severi per più di 400 anni, fino al 1269 quando l’ultima discendente di questo ramo Orabile sive Beatrice Severi sposerà Paolo il Bello Malatesti, il Paolo del canto di Dante dedicato a Paolo e Francesca.

Il capostipite della casata è il conte Severo che ha due figli, Severo e Pietro, entrambi personalità di spicco dell’epoca e membri della dieta imperiale.

Severo è chiamato Sigizone “Battisigillo” ed ha tre figli: Tarrardo, Arrardo, Rodolfo, i cui figli vengono investiti del castello di Giaggiolo nel 2021.

Il territori del Ducato della Romanula [o antica Romagna] si estendevano dal al fiume Esino (Ancona) a sud, al fiume Po (Adria) a nord, fino al Reno [Bologna] ad ovest mentre il fiume Tevere segnava il confine con la Tuscia sino ai Ducati di Spoleto e di Roma.

Le terre di confine tra la Romanula [poi Romagna] e la Tuscia [poi Toscana] erano gestite sin dal VI secolo DC dalla potente Abbazia di Sant’Ilario che governava l’assegnazione dei territori inizialmente per conto dei vescovi esarchi ravennati, poi successivamente come diocesi autonoma dello Stato della Chiesa, il “Nullius di Sant’Ellero”, sciolta nel 1785.