TenutaSanStefano_MonteGirone__4

TENUTA SANTO STEFANO AL GIRONE

TENUTA SANTO STEFANO AL GIRONE

antica tenuta vitivinicola e ceralicola

La Tenuta era sede di un antico maniero e girone fortificato, costituito da mura e da torri, che serviva da difesa e avvistamento essendo in comunicazione con i principali avamposti militari della vallata.

Come scriveva Mons. Mambrini, le fortificazioni qui costruite avevano inizialmente anche una funzione militare:  “Era baluardo di antica potenza, elevato fin dai tempi romani alla difesa contro le orde barbariche che dal nord d’Europa scendevano a depredare le belle contrade d’Italia”.

Sul colle Girone vengono edificate anche due chiese, una dedicata a Santo Stefano che fu parrocchia fino al 1500 e una dedicata all’assunzione di Cristo e ai santi Francesco e Agata poi trasformata in oratorio dedicato a San Sebastiano.

Nel 1276 fu terreno di battaglia tra guelfi e ghibellini nella cd. battaglia di Civitella con cui i conti di Giaggiolo persero il castello di Civitella a favore dei Manfredi di Faenza, poi dei Malatesti e, dopo alterne vicende, di Napoleone Orsini e dei veneziani del duca d’Urbino.

Per secoli, le terre e le chiese della Tenuta Santo Stefano del Monte Girone appartennero ai monaci dell’Abazia di Sant’Ilario e poi, dal Rinascimento, al Priorato dei Servi di Maria della Beata Vergine della Suasia che coltivavano la collina a cereali e uva.
I monaci attendevano con tripudio i cereali e le uve provenienti dalla Tenuta perché davano bevande talmente soavi ed eleganti da essere conservate per lungo tempo, riservandole agli alti dignitari, ai nobili e alle cerimonie importanti.
I cereali che si raccoglievano nella Tenuta venivano lavorati presso il Molino Boscherini, sede anch’esso dell’azienda.

Presso la Tenuta vi è anche la sede delle cantine di affinamento dei vini di cereale di Vitantica.

Una parte della Tenuta è coltivata a cerali e vitigni ma anche a ortaggi e alberi da frutta come mandorli, ciliegi, meli, prugni, aranci e spezie.
E’ anche riserva di caccia e di ripopolamento per la fauna e la flora autoctone come rapaci, cervidi, lepri, uccelli, farfalle, altri animali e piante come pini, abeti, tigli.

La vista all’orizzonte nelle giornate terse giunge sino al mare Adriatico.
L’esposizione sud-ovest porta a forti escursioni termiche diurne che, coniugate alla specifica composizione del terreno e alla fresca brezza umida proveniente dal torrente Suasia, creano un microclima particolare e unico per la coltivazione e la maturazione di cerali e uve, e per l’affinamento di questi vini sorprendenti.



Dear visitor,
in order to visit the PEELPIE site, we kindly ask you to confirm that you are of legal drinking and purchasing age in your location of residence. In case of no legal age for consuming alcohol in your location, you must be over 21.